La nostra storia
ASPPI è stata costituita a Bologna all'inizio degli anni '50 e si è estesa progressivamente su tutto il territorio nazionale.
Attualmente è presente in oltre 70 città, con più di 160 sedi operative, dislocate in tutte le regioni e nelle province italiane. Da cinquant'anni ASPPI è a difesa della Tua casa.
Come nasce l’Associazione Sindacale dei Piccoli Proprietari Immobiliari? Lo spiega molto efficacemente Erika Ottavi con la sua tesi di laurea all'ASPPI, del 2004 all'Università di Perugia. L'Asppi nasce nel fermento di democrazia partecipativa che caratterizza la Bologna dell’immediato dopoguerra, un gruppo di impiegati, operai, liberi professionisti decide di dare concreta attuazione alle indicazioni della Carta Costituzionale che valorizza esplicitamente l'accesso dei cittadini alla proprietà dell'abitazione.
Questo piccolo nucleo di fondatori, altamente motivati e disinteressati, organizza le prime iniziative pubbliche e crea una embrionale struttura associativa in grado di fornire al proprietario di casa assistenza tecnica e progettuale.
Oggi l’ASPPI è diventata una moderna organizzazione sindacale, con più di 60 mila associati e centinaia di sedi territoriali, ma non ha perso i valori che hanno “segnato” la sua fondazione: i
valori dell’associazionismo al servizio non solo degli interessi della categoria ma di tutta la collettività, e non solo a livello locale ma anche nazionale.
A partire dagli anni ’70 inizia infatti una lenta fase di “allargamento” dell’associazione su tutto il territorio nazionale anche per contrastare più efficacemente la legge 392/78 sull’equo canone.
Nel 1985, il Comitato di Coordinamento Nazionale, costituito dai coordinamenti regionali, si trasforma nella forma giuridicamente perfetta del Sindacato Nazionale e nasce formalmente l’Asppi nazionale.
Le Conquiste
Grazie alle battaglie di ASPPI, sono stati raggiunti importanti obiettivi:
- L'abolizione della legge dell'equo canone
- Una nuova legge sul regime delle locazioni abitative, con notevoli miglioramenti rispetto alle normative precedenti
- Cedolare Secca
- Le detrazioni fiscali del 50% sui lavori di ristrutturazione, con la riduzione dell'IVA al 10%
- L'abolizione totale dell'IRPEF sulla prima casa
- La revisione degli elenchi dei Comuni ad alta tensione abitativa
- La riduzione dell'aliquota IMU in diversi ambiti Comunali.
- Il riconoscimento di ASPPI da parte del Ministero dei Lavori Pubblici come Associazione di interesse nazionale
- L'inserimento di ASPPI nel CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro)
- La partecipazione di ASPPI all'Osservatorio Immobiliare della Regione Emilia Romagna
- La collaborazione di Diogene Centro Studi ASPPI con Nomisma per una periodica attività di sondaggi e di studi sulla proprietà immobiliare